I dati oscuri ci parlano, li ascoltiamo?

Ora più che mai, i dati oscuri guideranno le nostre azioni

Non vi è alcun dubbio che quando pensiamo ai dati, vi è maggiore enfasi soprattutto sulle loro potenzialità: sono una delle risorse più preziose che un’azienda possa avere e hanno inoltre un enorme impatto sul suo business nel lungo periodo.

Secondo le statistiche pubblicate dalla Commissione Europea, si stima che nel 2020 il numero di utilizzatori di dati ha raggiunto 726.110 nei 27 paesi dell’Unione Europea e nel Regno Unito. Gli utilizzatori di dati in questi paesi dovrebbero crescere nei prossimi anni, raggiungendo 779.150 entro il 2025.

Gli utilizzatori dei dati sono organizzazioni pubbliche e private che generano, sfruttano, raccolgono e analizzano i dati digitali in modo intensivo e utilizzano ciò che apprendono per migliorare il proprio business. Rappresentano il lato della domanda del mercato dei dati.

Eppure, nonostante il trend crescente, c’è un profondo e oscuro segreto che le aziende sono riluttanti a riconoscere: la maggior parte dei dati raccolti dalle aziende non viene utilizzata.

Dati oscuri: dove si nascondono

Questi dati sconosciuti e non utilizzati, noti come dati oscuri, comprendono più della metà dei dati raccolti dalle aziende. Dato che alcune stime indicano che ogni singolo giorno vengono generati più 7,5 milioni di gigabyte di dati, non utilizzarne la maggior parte è un problema considerevole.

Ecco perché è fondamentale utilizzare gli strumenti e le tecnologie adeguate al fine di sfruttare appieno tutti i dati disponibili e renderli il più precisi possibile, con il supporto di un consulente esperto. In questo articolo, esamineremo senza alcuna pretesa di esaustività, quali sono i dati cruciali per il successo di un’azienda. Inoltre cercheremo di capire quanto di esso viene creato dalle aziende e infine quali sono le ragioni per cui questi dati non vengono analizzati.

Prima di immergerci nell’analisi, vale la pena chiarire cosa intendiamo con il termine “dati oscuri“. Gartner li definisce come:

Le risorse informative che le organizzazioni raccolgono, elaborano e archiviano durante le normali attività commerciali, ma generalmente non riescono ad utilizzarle per altri scopi (ad esempio, analisi, relazioni commerciali e forme di monetizzazione diretta).

Quali dati scegliere?

I dati oscuri quindi sono ovunque e prodotti continuamente dall’azienda nei processi di routine. Un’infrastruttura IT avanzata è già un ottimo punto di partenza per poterli raccogliere e analizzare, ma i dati non forniranno una soluzione già pronta all’uso a meno che non si pongano domande specifiche concernenti obiettivi ben definiti. Solo così il dato grezzo o “oscuro”, nella forma di Big Data si trasforma in un’informazione utile.

Dunque per trasformare i dati di cui parla Gartner in decisioni aziendali, bisognerebbe iniziare a capire quali informazioni sono necessarie ancor prima di iniziare il processo di raccolta dei dati. In base alla strategia, agli obiettivi, al budget e ai clienti target dell’azienda, si dovrebbero preparare una serie di domande che guideranno verso l’analisi dei dati e aiuteranno i decisori aziendali a ottenere informazioni strategiche per l’azienda stessa.

Come sviluppare una strategia di vendita

L’esempio classico è lo sviluppo di una strategia di vendita e per conquistare il mercato di un prodotto specifico.

Con un software di analisi delle vendite è possibile estrarre, manipolare e gestire voluminosi set di dati, la generazione di informazioni diventerà molto più semplice.

Una strategia di business data-driven diminuirà il tempo necessario per prendere decisioni attuabili e, di conseguenza, l’esecuzione di una soluzione sostenibile nel lungo periodo.

Abbiamo appena riportato il caso più semplice perché la realtà è molto più complessa e in un contesto di estrema competitività, è necessario convalidare tutte le proprie strategie decisionali con il supporto dei dati.

È bene valutare prima il benessere della propria attività.

Concordare a livello aziendale quali KPI sono più rilevanti per l’attività e come si sviluppano. In questo modo, il personale sarà dotato di sistemi chiari che alla fine possono essere convertiti in informazioni utili.

Una soluzione incorporata con una dashboard per la gestione di KPI potrebbe essere l’investimento che ogni azienda dovrebbe considerare per monitorare gli indicatori chiave delle prestazioni aziendali e fornire una panoramica trasparente dei dati dell’azienda.

Quali obiettivi raggiungere? Ecco delle semplici linee guida

Il prossimo passo è considerare quali sono gli obiettivi e quale processo decisionale faciliterà. Quale risultato dall’analisi si può ritenere un successo o una prospettiva di miglioramento? Queste domande introduttive all’analisi dei dati sono necessarie per guidare chi tiene le redini aziendali del processo decisionale. Questo framework tematico può aiutare ad approfondire le informazioni più specifiche che si desidera ottenere dai dati.

Controllo di Gestione, Budget & Pianificazione: l’azienda ha raggiunto gli obiettivi prestabiliti? Il budget è congruo alle nostre iniziative aziendali? Come possiamo prevedere gli investimenti futuri per orientare le nostre decisioni? (Per ulteriori approfondimenti su questo argomento, consulta il nostro articolo: SCOPRI DI PIÙ

Le linee guida sono rispettate? Siamo in linea con gli obiettivi?

Risorse Umane: qual è il modo più conveniente per assumere nuovo personale o il modo più economico per promuovere un nuovo prodotto?

Crescita: Come si migliora la fidelizzazione dei clienti? Le nuove funzionalità che stai pianificando potrebbero avere un impatto sugli obiettivi dell’attività?

Marketing e Vendite: quale canale pubblicitario ottiene il miglior ROI? Quali attività di vendita generano più lead?

Servizio Clienti: qual è il modo più conveniente per gestire i ticket di supporto? Quali canali migliorano i tempi di risposta?

Da dove arrivano i dati oscuri?

Il nostro prossimo passo è identificare le fonti da cui estrarre tutti i dati, elencati in maniera non esaustiva, ma possiamo affermare con certezza che il 90% dei casi analizzati, i dati provengono dalle seguenti risorse:

ERP & Gestionali dipartimentali

  • Software CRM
  • Piattaforme IoT – Macchine e strumenti
  • Social Network e feedback dai clienti

L’ultimo punto “feedback “ è particolarmente importante in quanto il 60% delle aziende afferma che l’utilizzo del feedback dei clienti come parte del processo decisionale ha contribuito ai progetti di maggior successo.

Ultimo e importante passo: la consulenza di un team esperto
Finora abbiamo definito delle semplici linee guida per capire da dove provengono i dati e perché sono così importanti, ma non sempre un’azienda al suo interno detiene il personale con una preparazione adeguata. Le innovazioni tecnologiche contano, ma a fare la differenza restano le competenze.

Infatti, questo ambito la consulenza strategica-operativa è il collante di un’infrastruttura IT potente e di una mentalità data-oriented. Il motivo?

La consulenza strategica sui dati significa implementare una strategia sulla base delle esigenze del cliente e non “confinare” queste ultime in base ad una serie di funzionalità prestabilite e uguali per tutti. I costi di un’operazione di raccolta e analisi dei dati errata, sono incalcolabili e potrebbero inficiare l’esistenza dell’azienda stessa se si parla di grandi operazioni strategiche. I KPI sono diversi per ogni azienda e dipendono da molteplici variabili e solo una consulenza esperta possiamo dire metaforicamente, “può far luce sui dati oscuri”.

I dati oscuri ci parlano: li sappiamo ascoltare?

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