La data intelligence può essere considerata un’evoluzione del concetto di big data ed è probabilmente la risposta migliore alla domanda: perché i dati sono il bene più prezioso per qualsiasi azienda?
Ma procediamo con ordine.
Fino a qualche anno fa, le decisioni e le previsioni venivano dettate solo dall’esperienza, dall’intuito e dallo storico di un determinato settore. Parametri importanti ma certo non sufficienti a scongiurare rischi futuri ed imprevisti.
Cosa vuol dire data intelligence
Come diceva oltre un secolo fa il fisico francese Henri Poincaré: “La scienza è fatta di dati come una casa è fatta di pietre. Ma un ammasso di dati non è scienza più di quanto un mucchio di pietre sia una vera casa”.
La data intelligence ci permette di superare questo limite raggiungendo traguardi che fino a pochi anni fa sembravano impensabili.
Data intelligence: dal caos ai dati utili
Tutte le aziende hanno a loro disposizione una quantità infinita di dati. Solo che spesso non sanno che ne farne. A volte non li raccolgono nemmeno e, quando lo fanno, non sono in grado di tradurli in informazioni concrete al servizio del proprio business. Anzi, i dati continuano a crescere in maniera esponenziale e per le imprese diventa sempre più difficile orientarsi all’interno di questo scenario. Ecco perché una corretta ed efficiente gestione dei dati aggiunge differenza competitiva.
Per fare questo è necessario un processo di elaborazione che ordini sia dati sia big data secondo un modello gerarchico che valorizzi le informazioni utili, “scartando” quelle che lo sono meno.
Data intelligence e Big Data
Secondo il report “Strategic Data Science: time to grow up” dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence del Politecnico di Milano le PMI: “nel 62% dei casi hanno fatto investimenti nel 2019, concentrati soprattutto nell’integrazione dei dati interni (80%), nella formazione di base sull’analisi dei dati per risorse già presenti in azienda (66%), nell’integrazione di dati da fonti esterne (57%) e nello sviluppo di progetti di analisi predittiva (4 su 10, +10%)”.
E non a caso il mercato Analytics in Italia ha raggiunto quota 1,7 miliardi di euro, con un incremento del 23% rispetto al 2018.
Che cosa è la data intelligence
In questo scenario, la data intelligence è un approccio rivoluzionario perché rappresenta quell’insieme di strumenti e metodi analitici che permettono alle imprese di comprendere davvero le informazioni che raccolgono per migliorare i loro servizi, investimenti, strategie e previsioni. La data intelligence si concentra sull’analisi e sull’interazione tra le informazioni raccolte ed elaborate per migliorare ogni processo decisionale operativo o strategico in azienda.
Oggi, i moderni strumenti di analytics & di business intelligence consentono alle aziende proprio di interpretare questi dati e quelli dell’ecosistema affinché il loro valore non sia solo concreto ma misurabile attraverso KPI.
Data intelligence e azienda data driven
Non a caso possiamo affermare che oggi siamo nell’era del Data Driven Decision Management ovvero quell’approccio alla governance aziendale che valuta le decisioni che possono essere supportate da dati verificabili (ovvero qualità ed efficacia del processo di analisi).
La data intelligence combina insieme tecnologie e modelli differenti per realizzare analisi:
- Si analizzano dati e informazioni storiche per “imparare dai comportamenti passati
- Predittiva. Si analizzano dati e informazioni per valutare le probabilità di un evento/risultato futuro
- Prescrittiva. L’obiettivo di questa analisi è quello di sfruttare i due modelli precedenti per migliorare il processo decisionale aziendale.
Il successo dell’approccio basato sui dati dipende quindi dalla qualità dei dati raccolti e dall’efficacia della loro analisi, interazione e interpretazione.
DATI & Data Intelligence: le “vitamine” per il nuovo business
L’uso principale della data intelligence è quello di supportare tutte le unità aziendali affinché i diversi stakeholder, decision maker, e tutto il C level possano prendere decisioni sempre più informate e supportate da dati qualitativi e correlabili. In definitiva, li aiuta a individuare insight per nuove opportunità di business, di ottimizzazione di processi interni e di filiera, per ridurre i costi e identificare processi inefficienti che richiedono una rimodulazione.
La data intelligence utilizza modelli software e algoritmi per estrarre informazioni di valore fruibili dai dati dell’azienda e guida le persone nelle decisioni strategiche. Last but not the least, ne permette la fruibilità ai vari stakeholder in modo più semplice, accessibile ovunque con rapidità e sicurezza.
A cosa serve la data intelligence?
In estrema sintesi possiamo dire che i dati sono utili al management aziendale per:
- Misurare e comprendere sia performance che aree di saving
- Effettuare previsioni affidabili per migliorare efficienza e produttività
- Ipotizzare scenari futuri e le relative strategie di risposta
- Effettuare simulazioni di scenari organizzativi diversi
- Ottimizzare e aumentare Efficienza/Efficacia dei processi
- Valorizzare al meglio gli asset a disposizione
Insomma, la data intelligence porta a un nuovo mindset e dimostra come un’adeguata e coerente gestione dei dati raccolti, e soprattutto la loro fruibilità, porti nuovo boost per guidare il business nel contesto sempre più liquido e iperconnesso.