Le piattaforme cloud sono alla base della strategia di trasformazione digitale di ogni impresa. Tuttavia, molti gestori di DWH on-prem lottano con la complessità del sistema, l’infrastruttura non scalabile e mancanza di un’efficace data governance.
Se la tua organizzazione sta cercando di modernizzare le applicazioni e stai pianificando un progetto di cloud migration, è importante non ripetere gli errori più comuni.
Puoi pure utilizzare questo articolo per creare un elenco di controllo con 5 delle principali linee guida che devi considerare per affrontare al meglio il tuo progetto di cloud migration.
Molte organizzazioni stanno passando a piattaforme moderne cloud-based come Microsoft Azure per promuovere l’innovazione, la produttività e risultati aziendali, ma non si può parlare solo di strumenti.
Come decidere quindi quali strumenti utilizzare e come utilizzarli?
Senza il giusto expertise molti reparti IT si sono ritrovati con progetti di migrazione al cloud parzialmente riusciti.
Ecco le nostre semplici best practices per la migrazione efficace e sicura di dati e carichi di lavoro in Azure.
1. Chi gestisce un Progetto di Cloud Migration?
Prima di iniziare la migrazione al cloud, stabilisci il “ruolo dell’architetto” della migrazione per guidare il progetto. L’architetto della migrazione è il responsabile della pianificazione e dell’implementazione di tutti gli aspetti della migrazione; la sua responsabilità principale dovrebbe includere la definizione del refactoring necessario per garantire il successo della migrazione, la progettazione di strategie per la migrazione dei dati, la definizione dei requisiti delle soluzioni cloud e la determinazione delle priorità di migrazione e dei meccanismi di passaggio all’implementazione.
2. Cloud Migration: Quali KPI?
I KPI sono metriche che sulla tua applicazione o servizio per misurare le prestazioni del progetto rispetto alle tue aspettative.
I migliori KPI per una migrazione cloud mostrano come sta andando la tua migrazione, evidenziando problemi visibili o invisibili che potrebbero essere in agguato all’interno della tua applicazione.
I KPI possono riguardare l’infrastruttura, l’esperienza utente o altre prestazioni fondamentali. Esempi concreti dei possibili KPI di un progetto di migrazione al cloud a livello di infrastruttura sono l’uso delle Risorse (in percentuale) e la capacità di memoria. I KPI di migrazione al cloud possono aiutarti a determinare quando la migrazione è completa e se ha esito positivo.
Puoi ottenere molto di più dai tuoi dati!
3. Scegli il livello di integrazione cloud
Quando sposti un’applicazione da un data center locale al cloud, ci sono due modi per migrare l’applicazione: un’integrazione cloud “più superficiale” o un’integrazione cloud “profonda”.
Per un’integrazione cloud superficiale (a volte chiamata “lift-and-shift“), si sposta l’applicazione locale nel cloud e non si apportano modifiche o oppure sono limitate ai server di cui si crea un’istanza nel cloud allo scopo di eseguire l’applicazione. Qualsiasi modifica all’applicazione è appena sufficiente per farlo funzionare nel nuovo ambiente. Non si utilizzano servizi esclusivi per il cloud. L’applicazione viene “portata” nel cloud intatta. Questo è il livelllo “minimo” ma spesso non è detto che sia ottimale.
Per una profonda integrazione con il cloud e per sfruttare adeguatamente le sue potenzialità anche in termini di costi, è consigliabile pensare a come migliorare e adattare la tua applicazione durante il processo di migrazione per sfruttare le funzionalità chiave del cloud.
Questo vuol dire dare alle applicazioni strategiche per il tuo business un’infrastruttura stabile, sicura e scalabile e probabilmente con costi più bassi.
4. A quali componenti dare la priorità in un progetto di Cloud Migration?
Devi anche decidere se migrare l’intera applicazione in una volta sola o se migrarla al cloud componente per componente o servizio per servizio.
Innanzitutto, identifica le connessioni tra i tuoi servizi e quali servizi dipendono da quali altri servizi. Per applicazioni più grandi e complesse, puoi usare uno strumento di monitoraggio delle prestazioni delle applicazioni in grado di sfruttare le mappe dei servizi per generare diagrammi di dipendenza.
5. Crea una strategia di migrazione dei dati
La migrazione dei dati è una delle parti più complicate di un progetto di cloud migration. Considera che è fattibile pensare anche a soluzioni ibride; non sempre è possibile “spostare” tutto e subito sul cloud (vedi gestionali ecc.).
Mai sottovalutare la complessità e l’importanza della pianificazione della migrazione. Non prestare molta attenzione al tuo piano di migrazione prima di iniziare una migrazione cloud può causare il fallimento della migrazione, o almeno non soddisfare le aspettative iniziali.
Guarda il nostro Deep Dive: SQL Modernization on Azure >>>
Ulteriori considerazioni: Sicurezza e Costi
Ci sono sicuramente altre cose che dovresti considerare durante un progetto di cloud migration.
La creazione di un ambiente cloud sicuro e protetto, ad esempio, è ovviamente una parte fondamentale di qualsiasi migrazione al cloud. Fortunatamente, i principali provider di servizi cloud come Microsoft Azure offrono strumenti e risorse significative per aiutarti a creare e mantenere un sistema sicuro ma deve essere pensato e configurato.
Il prezzo complessivo, il livello di servizio, l’archiviazione e le prestazioni di Azure, ma anche di qualsiasi cloud si basano sul modello di servizio scelto. Scegliere quello corretto in prima istanza ti farà risparmiare tempo.
Ricorda: I cloud provider offrono vari servizi, ma non tutti i servizi disponibili sono compatibili con le esigenze della tua impresa. Quindi trovare un provider di servizi cloud adatto alle tue esigenze aziendali è una questione delicata. Un consulente affidabile come noi ti aiuterà a decidere se un derminato cloud provider è appropriato per i tuoi sistemi o meno.